Il 24 novembre, la popolazione svizzera sarà chiamata a votare sul finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie. In caso di vittoria del «Sì», d’ora in poi i Cantoni si assumeranno ca. il 27% dei costi sia delle prestazioni stazionarie, che di quelle ambulatoriali, mentre l’assicurazione di base obbligatoria se ne assumerà ca. il 73%. Oggi, i Cantoni partecipano solo alle prestazioni stazionarie (con una quota del 55%), mentre quelle ambulatoriali sono interamente a carico dell’assicurazione di base e pertanto di chi versa i premi. A causa della crescente ambulatorializzazione – auspicata, in quanto produce un risparmio sui costi – ciò comporta un incremento sproporzionato dei costi a carico dell’assicurazione di base. L’asmac è favorevole a una correzione di questa inequità e sostiene pertanto il «Sì» al finanziamento uniforme.
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La settimana lavorativa di 42+4 ore
Per garantire la qualità del nostro settore sanitario a lungo termine, è necessario che la professione medica resti attraente. Per questo servono condizioni di lavoro eque e moderne, che consentano il riposo e lo svolgimento del perfezionamento professionale. Con il modello di orario di lavoro 42+4, per i medici assistenti devono essere pianificate, come massimo, 42 ore settimanali di servizio dedicato all’assistenza ai pazienti e almeno quattro ore di perfezionamento professionale strutturato. Affinché il modello si imponga – per quanto possibile – ovunque in Svizzera, l’asmac ha pubblicato un ampio catalogo di argomenti e una lista di FAQ.
Iniziativa sulle cure infermieristiche: esclusa la questione del finanziamento
Nel 2021 l’Iniziativa sulle cure infermieristiche ha raccolto una chiara maggioranza e ora verrà attuata in due fasi. Per la seconda fase, che riguarda soprattutto il miglioramento delle condizioni di lavoro per il personale infermieristico, è attualmente in corso la procedura di consultazione. L’asmac esprime il proprio sostanziale apprezzamento per le proposte di attuazione del Consiglio federale, le quali contengono molti punti importanti come, ad esempio, la riduzione dell’orario di lavoro massimo a 45 ore alla settimana. Tuttavia, nelle proposte non è presente alcuna regolamentazione del finanziamento di questi miglioramenti. Ciò obbliga le aziende a risparmiare altrove il denaro necessario, facendo sì che non vi sia alcun effettivo miglioramento della situazione dei lavoratori. (Immagine: thesweetsheep)