Non supposizioni, ma dati di fatto!
Molti credono di sapere cosa pensano i giovani medici. Noi crediamo che siano i giovani medici a sapere meglio di tutti ciò che pensano. Per questo, quando vogliamo sapere qualcosa, chiediamo a loro. Le loro risposte sono infatti l’indicatore migliore per indirizzare il nostro lavoro.
Sondaggi tra i soci
2023
Dal 23 gennaio al 24 febbraio sonderemo nuovamente il polso dei nostri soci. Desideriamo sapere qual è oggi la situazione per quanto concerne gli orari e il carico di lavoro, anche in confronto a quella esistente negli anni 2014, 2017 e 2020, nei quali sono stati svolti altrettanti sondaggi (vedi sotto).
Il sondaggio online è rivolto ai soci asmac che lavorano in Svizzera come medici assistenti o capiclinica e che sono assoggettati alla Legge sul lavoro. A partire dal 23 gennaio, gli appartenenti a questo gruppo riceveranno per posta o e-mail l’invito personale a partecipare. Il sondaggio verrà ancora una volta svolto dall’Istituto DemoSCOPE e sarà valutato in forma anonima. In primavera forniremo informazioni sui risultati.
2020
Purtroppo, non sempre tre è il numero perfetto. A dimostrarlo nel modo «migliore» è il nostro terzo sondaggio sulla situazione lavorativa dei medici assistenti e capiclinica. La rilevazione si è svolta dal 21 gennaio al 2 marzo e mostra che la maggior parte delle irregolarità già precedentemente osservate perdura.
Secondo l’analisi effettuata dall’istituto DemoSCOPE, gli orari di lavoro del 62 percento dei quasi 3000 partecipanti continuano a violare le disposizioni di legge vigenti. Mediamente, circa una persona su due resta in servizio più a lungo delle 50 ore settimanali consentite. Effettuando la proiezione su un grado di occupazione a tempo pieno, sono in media ancora circa 56 ore. Inoltre, il 69 percento lavora più a lungo rispetto a quanto concordato, ma non tutte le ore lavorate vengono registrate.
La rilevazione mostra inoltre che una netta maggioranza dei soci dell’asmac desidera lavorare meno. Inoltre, in questo contesto, un gruppo di medici assistenti ha lanciato un sondaggio per una settimana di 42 ore che ha suscitato una vasta eco. Anche un sondaggio da noi condotto in autunno ha evidenziato un chiaro consenso.
In un gruppo di lavoro composto da rappresentanti delle sezioni, dell’associazione mantello e dei promotori dell’idea di una settimana di 42 ore sono state ora elaborate delle soluzioni. Lo scopo è applicare meglio la legge sul lavoro, rafforzare il perfezionamento professionale e ridurre gli orari di lavoro. Qui sono disponibili maggiori informazioni.
2017
Dopo il sondaggio del 2014 (vedi sotto), all’inizio del 2017 abbiamo interrogato nuovamente i nostri soci sui loro orari di lavoro. La rilevazione rappresentativa è stata eseguita dall’istituto DemoSCOPE. Dalle quasi 3’300 risposte analizzate emerge che il 52 percento dei partecipanti non rispetta l’orario di lavoro massimo di 50 ore previsto dalla legge sul lavoro. Per un impiego a tempo pieno, lavorano mediamente 56 ore alla settimana. Ciò significa che la legge sul lavoro negli ospedali continua a non venire rispettata.
Inoltre, i medici assistenti e i capiclinica danno del proprio benessere personale un giudizio peggiore rispetto a tre anni prima. Ciò comporta conseguenze dirette per la sicurezza dei pazienti: la metà degli intervistati riferisce di situazioni nelle quali la spossatezza dei medici ha messo a rischio la salute dei pazienti. Nel 2014 tale quota era solo del 38 percento.
2014
Il sondaggio rappresentativo tra i nostri soci, svolto per la prima volta nel gennaio/febbraio 2014 mostra che: per quasi il 70 percento degli intervistati la legge sul lavoro è lettera morta – non viene rispettata!
Nel suo studio, l’istituto indipendente di indagini demoscopiche DemoSCOPE arriva ad altri inquietanti risultati. Infatti, un quarto degli intervistati registra addirittura più di 60 ore di lavoro alla settimana. Tale carico di lavoro, eccessivo e illegale al tempo stesso, influisce negativamente sulla salute e mette a rischio i pazienti.
Uscita dal lavoro
2016
Quanti medici lasciano la propria attività e perché?
Abbiamo indagato su questi punti tramite uno studio rappresentativo svolto insieme alla FMH. Dai risultati è emerso che abbandonano circa 80 medici per ogni anno di laurea. Tra i motivi principali ci sono il carico di lavoro, gli orari di lavoro e la difficoltà nel conciliare professione e famiglia/vita privata.
L’analisi comprende tutti gli oltre 22’000 medici che hanno conseguito il diploma in Svizzera tra il 1980 e il 2009. Per gran parte dei medici l’abbandono della professione è stato definitivo. Solo uno su dieci partiva dal presupposto che avrebbe probabilmente o molto probabilmente ripreso a svolgere l’attività di medico.
Feedback-Pool
Di che cosa si tratta?
Per voi, in quanto soci, è un aspetto fondamentale: il perfezionamento professionale. Per questo, a tale proposito tastiamo regolarmente il polso della nostra base mediante sondaggi. Grazie a questi Feedback-Pool possiamo focalizzare l’attività della nostra associazione in modo mirato sulle vostre esigenze. Desiderate partecipare? Scrivete un’e-mail.
2021
Offerte fantastiche – ma solo sulla carta?
Regolamento per il perfezionamento professionale, concetti e contratti: in materia di perfezionamento professionale regolamentazioni e direttive non mancano di certo. Ma qual è la situazione nella prassi? Quali e quante offerte esistono? E i giovani medici hanno davvero la possibilità di usufruirne? Secondo i feedback delle persone coinvolte, la risposta è: solo a determinate condizioni. Un risultato che ci spinge a impegnarci ancora di più per ottenere miglioramenti.
Formazione specialistica presso studi medici accreditati
Chi svolge parte del perfezionamento professionale presso lo studio di un medico accreditato può farsi conteggiare tale periodo. Purtroppo però, molti giovani medici non lo sanno nemmeno. Il modello presenta diversi vantaggi, come mostrano le risposte alle nostre domande, ma anche alcuni svantaggi. Sull’opportunità di promuovere questa soluzione in futuro c’è un certo disaccordo.
2020
Il perfezionamento professionale ai tempi del coronavirus
Questa primavera la pandemia da coronavirus ha cambiato molte cose, soprattutto negli ospedali e nelle cliniche. Il perfezionamento professionale è tra queste? La risposta che arriva dalle file dei nostri soci è chiara: sì! Infatti, sia durante la fase principale dell’emergenza che dopo, l’offerta per la maggior parte degli intervistati è venuta totalmente o parzialmente meno. Una situazione che genera rabbia.
2019
Visite
Le visite sono uno strumento per valutare e verificare la qualità del perfezionamento professionale nei centri di perfezionamento professionale. Quali sono le esperienze e aspettative dei nostri soci in questo campo? Su quali punti esiste un potenziale di miglioramento? 65 membri del Feedback-Pool si sono confrontati con domande interessanti come queste.
Durata del perfezionamento professionale per diventare medico specialista
La durata del perfezionamento professionale è insufficiente, adeguata o eccessiva? Quali aspetti sono adeguatamente regolati? Quali invece potrebbero essere migliorati? 84 membri del Feedback-Pool si sono confrontati con questa e altre tematiche.
Costi del perfezionamento professionale – chi paga che cosa?
Il perfezionamento professionale in campo medico è lungo e costa. Per questo è ancora più importante chiedersi chi lo finanzia. Volevamo capirlo con esattezza e abbiamo provato a chiedere. Degli 87 partecipanti al sondaggio, circa la metà sta svolgendo attualmente il perfezionamento professionale. Il 40 percento – la quota maggiore – ha optato per l’indirizzo specialistico «Medicina interna».
2018
Pari opportunità nel perfezionamento professionale
Le pari opportunità nel perfezionamento professionale sono un argomento di attualità? I membri del nostro Feedback-Pool hanno dato una risposta chiara: sì! Più della metà dei 99 partecipanti è stata già direttamente o indirettamente coinvolta in una disparità di trattamento.
2017
«Coach my Career»: il nuovo servizio di consulenza per la carriera
Insieme ai partner asmac, mfe, VLSS, swimsa e ISFM, la FMH lancia un servizio di coaching sulla carriera. L’offerta è rivolta ai medici che stanno svolgendo un perfezionamento professionale e copre il periodo che va dall’ultimo anno di studi all’attività di capoclinica. Come va valutata questa iniziativa?
Misure a favore delle famiglie
2013
Per gli ospedali vale la pena adottare misure a favore delle famiglie? Sì! A confermarlo è uno studio da noi commissionato alla ditta Prognos AG che ha analizzato gli effetti economico-aziendali di una politica del personale consapevole delle esigenze delle famiglie.